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Alluvione: i dati del cataclisma

La prima settimana del settembre 2014 sul Gargano sarà ricordata come la più piovosa della storia moderna. In molte zone purtroppo è stata un'alluvione.
Il comparto più colpito, comunque in modo irregolare, è stato quello centro-occidentale tra il 3 e 4 settembre, mentre il 5 e 6 è stata la volta del settore garganico orientale.

Alla fine del maltempo gli accumuli risultano mostruosi per la gran parte del territorio: si parla generalmente di 200-400 mm, con punte di 640 mm rilevati dalla stazione della Protezione Civile di San Giovanni Rotondo e ai 940 mm rilevati nella località Falcare. Il dato pluviometrico di Falcare è assolutamente eccezionale, da record!

Satellite

Per poter facilmente confrontare i dati rilevati in 7 giorni è doverosa una premessa.
La località mediamente più piovosa del Gargano è la foresta Umbra che supera i 1100 mm all'anno. Purtroppo in tv un famoso centro meteorologico (settentrionale) ha inconsapevolmente accostato la piovosità del Gargano con quella del Tavoliere (500 mm?).
Il resto dei paesi garganici, tranne Vieste, Lesina e Manfredonia, ha valori medi annui di 750-850 mm. San Marco in Lamis anche un po' di più.

Di seguito i valori pluviometrici registrati nel periodo 1-6 settembre 2014 da diverse reti meteorologiche:





























































































Località Rete Strumentazione Millimetri
Falcare MeteoGargano Davis Vue 903
San Giovanni Rotondo Protezione Civile 640
San Marco in Lamis Protezione Civile 544
Chiancate MeteoGargano Davis Vue 395
Cagnano Varano Protezione Civile 393
San Giovanni Rotondo MeteoGargano Davis Vantage Pro2 Plus 358
Vico del Gargano Protezione Civile 350
Foresta Umbra Protezione Civile 328
Monte Sant'Angelo Protezione Civile 325
Vico del Gargano MeteoGargano 257
Foresta Umbra MeteoGargano Davis Vantage Pro2 227
Vieste Protezione Civile 176
San Nicandro Garganico Protezione Civile 124
Vieste MeteoGargano Davis Vantage Pro2 90

N.B. mancano alcuni dati giornalieri alle stazioni meteorologiche di Rodi Garganico e Carpino (Associazione Consorzi di Difesa della Puglia).

Dalla ricostruzione del radar è facilmente intuibile la persistenza di intensi nuclei temporaleschi che hanno colpito per ore una determinata area apportando ingenti quantità di pioggia in un arco di tempo ridotto; aggiungiamo la morfologia del territorio, ben visibile dalle immagini modificate di Google Earth, e tralasciando le negligenze umane, ecco che ci sono tutti gli ingredienti per un disastro che si è ingigantito nel Gargano nordorientale.

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Per un'analisi tecnica delle possibile cause dei fenomeni riportiamo le impressioni del Dott. Francesco Paolo Barile.
Che cosa ha scatenato i reiterati nubifragi sul Gargano?
Tra le cause possiamo menzionare certamente:

1) La stazionarietà del minimo di pressione alle quote medie, fermo per quasi 6 giorni sul basso adriatico.
2) Il Gargano si è venuto a trovare a più riprese sul ramo occluso di suddetta circolazione ciclonica, subendo la confluenza di fresche correnti nordorientali con quelle nordoccidentali molto umide per il fetch lungo in adriatico (ricarico di umidità da scorrimento della massa d'aria sulla superficie marina).
3) Valori di vorticità significativi uniti a shear del vento lungo la verticale (le nubi si espandevano senza traslare in maniera significativa colpendo per ore le stesse zone).
4) Orografia: aria umida impattava sul promontorio da più angolazioni amplificando l'attività convettiva e di conseguenza le precipitazioni.
5) Discreto gradiente termico tra le acque dell'Adriatico meridionale (in un periodo in cui sono tipicamente più calde) e l'aria più fredda soprastante. Questo "lapse rate" ha fornito molta energia ai sistemi temporaleschi auto-rigeneranti.

Alle cause naturali (valori record di precipitazione) si associano quasi certamente quelle antropiche, il dissesto idrogeologico può essere stato di fatto amplificato dal mancato rispetto delle aree di deflusso delle acque (lame, canali, canaloni, vallate, torrenti). La storia si ripete e purtroppo succederà ancora in tante altre parti della nostra penisola. Occorre adeguare le aree urbane e le infrastrutture ai peggiori scenari possibili.

evento peschici rodi

Impressionanti anche i valori pluviometrici giornalieri e orari registrati da alcune stazioni:
3 sett. San Marco in Lamis 254 mm
4 sett. Cagnano Varano 234
4 sett. Falcare 539

A proposito di Falcare.
I dati amatoriali non vengono riconosciuti ufficialmente ma è bene sapere che la sera del 3 settembre in un'ora sarebbero caduti quasi 135 mm, in sei ore 369 mm, 493 mm in dodici ore.

Ecco alcuni record italiani che appartengono all'alluvione ligure del 2011 e 1970:
pioggia cumulata in 1 ora: 181 mm
pioggia cumulata in 6 ore: 472 mm
pioggia cumulata in 12 ore: 718 mm

Dati che fanno riflettere...